Scienze biomediche
L’attività di ricerca nei settori della biologia, medicina e salute è guidata dal Dipartimento di scienze biomediche (Dsb). Orientata ad offrire tecnologie e servizi in ambito pubblico e privato, l’intento è promuovere la conoscenza sui meccanismi fondamentali che regolano gli aspetti fisiologici e patologici degli organismi viventi, dalla ricerca di base nelle scienze della vita fino allo studio delle malattie umane e agli interventi terapeutici innovativi, con lo scopo ultimo di scoprire nuove opportunità per migliorare la salute dell’uomo.
Le principali attività riguardano oncologia, patologie neurodegenerative, malattie cardiovascolari e polmonari, immunologia e malattie infettive, medicina molecolare, epidemiologia e health care research, biologia e biotecnologia. In questi ambiti sono state sviluppate tecnologie che hanno trovato ampio utilizzo nei diversi settori di riferimento: proteomica, farmacogenomica, calcolo avanzato in ambito bioinformatico e di system biology, sistemi robotici di riabilitazione degli arti, diagnostica molecolare e per immagini.
Scarica la brochure - Guarda il video di presentazione del Dipartimento. Qui il Patent Portfolio 2022
Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica - Giancarlo Dosi 2025: Telmo Pievani e Giuseppe Remuzzi vincitori assoluti
Il consueto appuntamento con il Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica – Giancarlo Dosi, si è svolto presso la sede centrale dell'Ente mercoledì 10 dicembre. Vincitori Assoluti Telmo Pievani e Giuseppe Remuzzi per "Dove comincia l’uomo" (Solferino), mentre per le altre sezioni sono stati premiati i titoli "Matematica fuori dalle regole" di Daniele Gouthier, "Le emissioni segrete" di Giovanna Sissa, "Del coraggio e della passione" di Eugenia Tognotti, "Troppi" di Alfonso Lucifredi, "La Costituzione nelle parole" di Susanna Mattiangeli e "Salvarsi da bufale e fake news" di Martina Benedetti
Così una molecola di RNA regola la sopravvivenza delle cellule di medulloblastoma
Uno studio condotto da Cnr-Ibpm, Sapienza Università di Roma e Center for Life Nano- & Neuro-Science dell’IIT ha caratterizzato una molecola di RNA non codificante con un ruolo chiave nella sopravvivenza delle cellule tumorali del medulloblastoma di gruppo 3, la forma più aggressiva di tumore pediatrico del cervelletto. La ricerca è pubblicata sulla rivista Cell Death & Disease
Fondazione AriSLA finanzia sei progetti innovativi per la lotta alla SLA
Annunciato da Fondazione AriSLA un nuovo round di finanziamento di 830.000 euro per progetti di ricerca di base, preclinica o clinica osservazionale riguardanti la SLA: tra i progetti selezionati anche "DORALS", progetto coordinato dall’Università degli Studi di Milano, con partner l’Università di Genova, Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e l’Istituto di Neuroscienze del Cnr
Un farmaco noto apre nuove prospettive per la retinite pigmentosa
Uno studio del Cnr-In di Pisa, pubblicato sulla rivista Progress in Retinal and Eye Research, descrive un trattamento in grado di rallentare sensibilmente la degenerazione dei coni della retina e la perdita della vista indotte dalla patologia. Il team di ricerca ha esplorato una strada semplice ma nuova: riutilizzare farmaci antinfiammatori già noti, come il desametasone
Nanofili trasparenti e imaging ottico 3D per esplorare in-vitro la morfologia naturale delle cellule cerebrali
Ricercatori del Cnr-Imm di Roma e del Cnr-Isof di Bologna, insieme a colleghi del Department of Mechanical Engineering della Johns Hopkins University (JHU) a Baltimora (USA), hanno dimostrato che la combinazione di nanomateriali trasparenti con tecniche avanzate di imaging ottico tridimensionale (3D) consente di osservare e studiare in-vitro la morfologia naturale delle cellule del cervello
Allenare il cervello per rallentare il declino cognitivo: come corpo e mente agiscono sull'infiammazione
Uno studio italiano, coordinato dall’IRCCS Istituto Clinico Humanitas e dall’Istituto di Neuroscienze del Cnr di Pisa, ha misurato gli effetti di un programma mirato alla prevenzione di malattie neurodegenerative. Attività fisica e cognitiva, in un contesto sociale arricchito, aumentano le molecole antinfiammatorie che proteggono il cervello